IL CONTROLLO DI RAZIONALITA’ DELLA DECISIONE FRA LOGICA, RETORICA E DIALETTICA
DOI:
https://doi.org/10.35356/argumenta.v5i5.51Resumo
Il tema dei controlli di razionalità non può essere affrontato qui in tutta la sua estensione ed in tutte le sue possibili manifestazioni. Ciò implicherebbe infatti un’estesa analisi, non comprimibile in un saggio, inerente sia ai molti sensi possibili della nozione di razionalità, sia alle diverse nozioni e modalità di controllo, sia - infine - ai vari “luoghi” dell’ordinamento nei quali emergono istanze di razionalità
controllabile. Si impone allora la scelta di uno tra i possibili pianti di osservazione dai quali il tema della discussione può essere considerato. Per varie ragioni questo punto d’osservazione può essere rappresentato dalla decisione giudiziario posto che, come osserva Habermas, il procedimento giudiziario forma il punto di fuga prospettico da cui analizzare il sistema del diritto. Nessun sistema giuridico può definirsi come razionale se non è capace di produrre decisioni giudiziarie in qualche modo definibili come razionali. Questa capacità non è ovviamente sufficiente ad integrare la razionalità dell’ordinamento, poiché questa può mancare per molte altre ragioni.